lunedì 27 agosto 2012

Good night and good luck

Good night and good luck



Col fiato sul collo, ma questa volta con una cena(troppo?)leggera, sono di nuovo qui. Tre aggiornamenti in tre giorni, perché mancano ancora quarantacinque minuti alla mezzanotte. Insomma, a poco dallo scadere, in quella che nel calcio si chiama "zona Cesarini"(pare che Cesarini fosse un tale che riuscisse sempre a segnare nei minuti di recupero di ogni partita, risolvendo situazioni intricate e via dicendo), e quella che,nella vita, si chiama "momento della fortuna immeritata" o cose del genere. Quanto è dolce la fortuna immeritata? Tanto, proprio perchè arriva quando nessuno se l'aspetta. La fortuna che aiuta gli audaci è fortuna solo fino ad un certo punto, perchè se sono audace penso: dai che adesso mi becco un colpo di fortuna! E puntualmente arriva. Se invece quel che sto facendo lo sto facendo in maniera a dir poco imbarazzante, mi rilasserò e rassegnerò ben presto, sapendo che ormai la sconfitta è in cassaforte. E invece...molto spesso la sconfitta arriva davvero e poi ci mangiamo le mani. Ma quando invece hai culo vuoi mettere la soddisfazione? 

Questo post ha poco senso, però ,ora che ci penso, ieri la Roma di Zeman ha pareggiato grazie ad un gol a pochi minuti dalla fine...ecco fatto! Dedico solennemente questo post alla squadra giallorossa, nella speranza che possa vincere quante più partite, ma non a cominciare dalla prossima contro l'Inter.

P.S Ho postato un nuovo canto nella sezione "Solo dopo mezzanotte". Protagonista: Ugo Foscolo....se vi va...perchè vi va, vero?

domenica 26 agosto 2012

Anni ruggenti

Anni ruggenti



Aggiornare un blog a distanza di un solo giorno è(forse) ammirevole. Farlo con quaranta gradi all'ombra(e visto che la casa è all'ombra, con quaranta gradi in casa) è lodevole. Farlo dopo aver mangiato alici fritte e sugo con le cozze è eroico. Me la sto tirando parecchio, e lo faccio per nascondere la paura di non sapere cosa dire. E' un periodo povero di spunti, forse la cosa più interessante che ho fatto e che mi sento di condividere sul web è che ho iniziato una full immersion nel regno delle sit-com anni '80. E' avvenuto tutto per caso, quando ho scoperto che su una rete televisiva propongono, di tanto in tanto, delle maratone di una sit-com in particolare, con quelle belle famiglie tutte di neri. Ho guardato un episodio solo, ma mi è rimasto impresso che il protagonista fosse doppiato da Ferruccio Amendola(lo stesso che faceva Al Pacino nel "Padrino"). Ritrovare quella voce nella bocca di uno degli uomini immagine dell'America buoncostume di trent'anni mi ha fatto un po' di tristezza, così ho spento. 
E' un'esperienza tornare indietro nel tempo attraverso queste simpatiche storielle che si propinavano al pubblico attraverso decine(perchè sono davvero decine, terrificante) di sit-com, la maggior parte delle quali, se posso permettermi, non fa nemmeno tanto ridere, e non credo che facesse ridere trent'anni fa, considerando che negli stessi anni già bazzicavano, da noi, Benigni e Troisi e, da loro, Eddie Murphy e John Belushi. In ogni caso, si scoprono cose interessanti: si scopre per esempio che era usuale che personaggi di una certa rilevanza del mondo dello sport, della politica e via dicendo, facessero delle comparsate nelle suddette serie televisive, il più delle volte per ripetere slogan un po' moralisti tipo "La droga uccide" o "Il fumo provoca il cancro" o "L'importante è partecipare". Si scopre poi, con una certa inquietudine, che la stessa America di quelle sit-com era l'America in cui cominciavano a venir fuori quegli squali della finanza che oggi, in mezzo a questa crisi, ci fa tanto piacere ricordare(mai visto "Wall Street" con Michael Douglas?); si scopre ancora, immergendosi nelle capacità tecnico recitative dei protagonisti, che la morte per crocefissione è un'esperienza tutto sommato sopportabile in confronto ad un paio di puntate il cui tema centrale è la scoperta del piacere dell'onestà da parte del piccolo della famiglia.
Non ho nient'altro da dire, a parte il fatto che, almeno nel cinquanta per cento dei casi, l'attore che interpretava il/la piccolo/a di famiglia è oggi morto per overdose dopo essere stato arrestato almeno due o tre volte per reati vari.
Simpatica la vita, vero? 

sabato 25 agosto 2012

Hell's kitchen

Hell's kitchen 


La cucina è una delle mie passioni, ed il fatto che proprio poche ore fa abbia completamente bruciato una peperonata non deve trarre in inganno. Mica infatti è successo perchè magari ho messo tutto sul fuoco come mi avevano detto e poi mi sono completamente dimenticato di controllare mentre badavo ai fatti miei...macchè! E' ovvio che alla base di tutto ci sia una spiegazione di carattere etico. Sfido infatti voi ad accettare peperonata in pieno agosto, oltretutto in una delle città più afose, e con le alici fritte e le cozze della nonna in aggiunta. Potrei continuare ma adesso vado a suicidarmi con i gamberetti al cioccolato. E domani pomeriggio avrò anche una partita di pallone...speriamo che quattro ore bastino per smaltire il pasto. Non come quella volta che portai due amici a pranzare da mia nonna e mezz'ora dopo eravamo sul campo di gioco. Credo che sull'erba sintetica di quel campetto ci siano ancora i resti della pasta che hanno vomitato quel giorno di oltre quattro anni fa. 
Distrazioni e bruciature a parte, che possono capitare, specie ai dilettanti come me, non che nell'olimpo della cucina manchino del tutto le castronerie. Con un semplice giro sul web si possono sperimentare ardite combinazioni, dalle costolette d'agnello con salsa alla menta e cacao, al famosissimo pollo ripieno di banane "per dare un tocco sudamericano al piatto"(parole del cuoco). Lo sai che c'è un posto molto più utile dove puoi infilar dentro le banane? Perchè accanirsi sul pollo?
E questa è la cucina degli chef...se ci abbassiamo di livello non troviamo sperimentazioni sì avventate, bensì due filosofie di cucina ben distinta. C'è la cucina delle nonne del centro-nord, che ti  cucinano i bei piatti della tradizione e ti stroncano con una porzione che nemmeno Michael Phelps in periodo preolimpiadi riuscirebbe a reggere(a proposito: adesso che ha smesso di nuotare, con tutto quello che è abituato a mangiare, potrà andare a far la controfigura a Giuliano Ferrara). Poi c'è la cucina delle nonne del sud: porzioni più o meno grandi, ma infarcite di quantità di ingredienti che variano dai pinoli alle alici impanate e avvolte negli spinaci infilate dentro una torta salata che viene spacciato per sformato di verdure. Dal nulla spunteranno fuori pezzi di salame, si materializzeranno salsicce quando già il pezzo sarà dentro la tua bocca. I vegetariani avranno la coscienza sporca per il resto della loro vita e la nonna a sghignazzare da lontano...perchè la nonna, si sa, non è mai vegetariana. 
Comunque, buon appetito!


P.S: devo ammetterlo, ho letto il blog di Biagio l'Orientale in cui, oltre a dei complimenti assolutamente apprezzati e ricambiati, viene mosso un velato rimprovero alla mia latitanza nell'aggiornate il blog. Sono colpevole, mani in alto. Hai ragione, caro Biagio, e non ci sono scusanti...d'ora in poi, confidando nell'arrivo di una precaria frescura, cercherò di essere più rapido. Magari gli aggiornamenti riguarderanno non questa sezione, ma le altre due, da troppo troppo tempo immobili. Consiglio ai miei fedelissimi lettori(che ringrazio) di dare quindi un'occhiata anche alle altre sezioni del blog, nei giorni di qui a venire.

mercoledì 22 agosto 2012

Viale del tramonto

Viale del tramonto


Gli scoglionamenti estivi sono contagiosi, ma non pensavo fino a questo punto. Io, lo ammetto, a volte mi annoio, ma una ragazza che ha appena finito il liceo, preso un buon voto alla maturità, dovrebbe essere ben più felice di me, invece di rassomigliare ad una rockstar in crisi d'astinenza. Eppure succede anche questo: il cattivo umore è dovuto alla paura di quello che verrà dopo, alla sensazione di non sapere bene qual è la propria strada(questa paura l'hanno tutti: chi fa finta di non averla è solo perchè accetta il rischio di andare avanti senza chiedere indicazioni). La verità è che questa è una brutta età, in cui non si sa proprio che cazzo fare in certe situazioni. E siamo pure abbastanza grandi, perchè c'è chi è messo peggio di noi. Immaginate un bambino di nove anni costretto dai genitori a far la pubblicità di una supposta(con annessa fornitura gratuita del prodotto). Ok, l'immagine è paradossale, ma se negli anni successivi il suddetto bambino(o bambina) intraprenderà una fortunata carriera nel mondo dello spettacolo ottenendo la parte di Mammolo nello sceneggiato anni '80 "In sette nani sotto un tetto", poi, quando la serie finirà, potrà davvero trovarsi nella sgradevole situazione di chi ha un corpo estraneo che gli entra da dietro. Se non si inizia a chiedersi fin da subito "Ma dove arriverò" si rischia di fare chilometri a vuoto, e credere di essere a Milano quando invece sei solo a Pomezia. Ce ne son tante, di puberi star, ad aver assaporato il gusto agrodolce della loro altalenante carriera. E oggi, che ormai non se le fila più nessuno, si occupano delle cose più disparate: c'è persino qualcuno che si guadagna da vivere intagliando sculture in legno con una motosega(è tutto vero).
Quindi, cara amica, sono d'accordo con te. Fai bene a preoccuparti di quel che farai, adesso che hai finito il liceo. Sempre meglio porsi delle domande che buttarsi alla cieca. Ti chiedo solamente di preoccuparti con un po' più di ironia, anche perchè era un anno che non ti vedevo, e ritrovarti ridotta in quello stato mi è dispiaciuto(dovresti anche smettere di fumare). E ,poi, ma scusa, non andare appresso ai bagnini. Con gente come quella altro che supposte...

domenica 12 agosto 2012

Poste italiane, il ritorno

Poste italiane, il ritorno


Il mio postino ha una tecnica tutta particolare di consegnare la posta: non la recapita di certo quando arriva in centrale. Preferisce aspettare che si accumulino due o tre missive per ogni appartamento del quartiere e poi effettua un'unica consegna in grande stile. Così è capace che ti ritrovi, dopo mesi e mesi in cui piangi perché credi che anche gli amici più fedeli dell'Enel o della Telecom ti abbiano abbandonato, di punto in bianco, una mattina, la cassetta esploda per quanto è carica. Ci sono cartoline delle vacanze di zii ormai morti di sette estati prima in Valtellina, ci sono bollette scadute e riscadute che ormai hanno una mora sopra di migliaia di euro, ci sono comunicazioni della banca risalenti a prima dell'avvento dell'euro, ci sono lettere d'invito  ad un matrimonio che, nel frattempo, ha prodotto due figli, tre amanti ed è naufragato in un fragoroso divorzio.
E' bello, in fondo, ricevere la posta così. E' come imparare in due minuti tutto quello che è successo negli ultimi dieci anni.