domenica 12 agosto 2012

Poste italiane, il ritorno

Poste italiane, il ritorno


Il mio postino ha una tecnica tutta particolare di consegnare la posta: non la recapita di certo quando arriva in centrale. Preferisce aspettare che si accumulino due o tre missive per ogni appartamento del quartiere e poi effettua un'unica consegna in grande stile. Così è capace che ti ritrovi, dopo mesi e mesi in cui piangi perché credi che anche gli amici più fedeli dell'Enel o della Telecom ti abbiano abbandonato, di punto in bianco, una mattina, la cassetta esploda per quanto è carica. Ci sono cartoline delle vacanze di zii ormai morti di sette estati prima in Valtellina, ci sono bollette scadute e riscadute che ormai hanno una mora sopra di migliaia di euro, ci sono comunicazioni della banca risalenti a prima dell'avvento dell'euro, ci sono lettere d'invito  ad un matrimonio che, nel frattempo, ha prodotto due figli, tre amanti ed è naufragato in un fragoroso divorzio.
E' bello, in fondo, ricevere la posta così. E' come imparare in due minuti tutto quello che è successo negli ultimi dieci anni.

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