In quei giorni venne Nicola il Battista e predicava sui
prati del Trentino dicendo <<Convertitevi, perché il regno della
Matematica è vicino>>. Egli è infatti colui di cui aveva parlato il
profeta Andreatta quando disse:
<<Calcoli di uno
che studia nei boschi di conifere/preparate la via della Matematica,
raddrizzate i suoi righelli>>
E lui, Nicola, portava una felpa delle Olimpiadi Europee di
Matematica e una cintura di calcolatrici attorno ai fianchi. Il suo cibo erano
libri di cibernetica e insalate di matematica.
Allora Trento, Povo e tutta l’Italia accorrevano a lui e si
facevano battezzare, confessando i propri peccati di emotività. Vedendo molti
idealisti e romantici venire al suo battesimo disse loro <<Razza di
vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al pizzetto imminente? Fate
dunque un frutto degno della conversione e non crediate di poter dire dentro di
voi: abbiamo Talete per padre. Già il righello è posto alla radice quadrata di
ogni problema: ogni equazione che non dà buon risultato viene cancellata e
dimenticata. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione. Ma colui che viene
dopo di me è più forte di me e io non son degno di reggergli il codino: egli vi
battezzerà in Geometria non euclidea ed in meccanica Newtoniana. Allora Biagio
dal Trentino venne all’Adige da Nicola per farsi battezzare. Nicola voleva però
impedirglielo dicendo <<Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te
e tu vieni da me?>> Ma Biagio gli rispose <<Lascia fare per ora,
perché conviene che risolviamo tutti i calcoli>>. Appena battezzato
Biagio uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo
spirito della matematica discendere come una canzone Death Metal e venire sopra
di lui. Ed Ecco una voce dal cielo che diceva <<Questi è il Biagio mio,
l’amato. In lui ho posto il mio compiacimento.
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