mercoledì 30 maggio 2012

Metafore di vita vissuta

Metafore di vita vissuta


Lo confesso: volevo arrivare a 1000 visualizzazioni prima di pubblicare il nuovo post. Sono quegli attacchi di narcisismo telematico a cui non si può rinunciare. In fondo è un modo anche questo per tirare avanti. 
Di che cosa bisogna parlare? Esami e pensieri vari assorbono il tempo tanto da non permettere di proseguire ,per ora, sia col racconto sia con il Vangelo. Ci si deve dunque rifugiare nel classico post di transizione.
Di che parliamo? Parliamo di calcio.
Il campionato è finito ed i giocatori ,oramai, si dividono fra la galera(quest'estate va molto di moda), le vacanze e gli allenamenti per gli europei. Insomma, è un anno pieno. E' un anno in cui sono successe diverse cose che non si vedevano da un sacco di tempo: uno scudetto alla Juventus, che non accadeva dal 2003(no, mi dispiace, ma quelli ritirati non li conto), il Chelsea che vince la Coppa dei Campioni,novità unica, l'Inter che cambia tre allenatori in un anno(tristi ricordi) e un allenatore che finisce sul registro degli indagati, non si sa se per calcio scommesse o per furto di toupè(ma gli inquirenti propendono per la seconda ipotesi). Sto parlando ovviamente di Antonio Conte, uno che vuole fare il Mourinho italiano ma non sa che per fare il Mourinho serve qualcosa che nessun allenatore(NESSUNO) ha mai avuto e ha. Serve la parola. Perchè? Perchè Mourinho sa parlare e gli allenatori , in genere, no. Non è un fatto di grammatica(quella si perdona) quanto piuttosto di concetti. E' un'eterna sfida fra giornalisti e allenatori a chi fa domande e dà risposte rispettivamente più idiote e più inutili possibili. Non ci credete? Facciamo alcuni esempi. Seconda giornata di campionato: una squadra di levatura medio-bassa, come può essere il Catania, riesce ,grazie a pali e a lisci avversari, a vincere le prime due partite. Tipica domanda di un esemplare di giornalista sportivo ad un esemplare di allenatore medio di serie A: "Allora ,dopo queste vittorie, possiamo dire che il sogno Europa è possibile?". Ma come cazzo ti viene in mente? Non potevi fare una domanda sulla qualità dei legamenti del terzino destro? Sarebbe stato più intelligente. Alla fine della stagione quella squadra inevitabilmente dovrà sputar sangue per graffiare la salvezza, e quel giornalista sarà ancora lì, preparando una nuova dose di iella per il campionato successivo. 
Passiamo all'altra sponda. Ecco un tipico commento post-partita di un allenatore medio, a prescindere dalla domanda: "Beh, certo, oggi è stata una partita dura, ma lo sapevamo che andavamo a giocare con una delle squadre più in forma del campionato". STOP! Prima di riprendere, analizziamo: come mai ogni squadra che affronti, ogni settimana, è una delle squadre più in forma del campionato? Come mai il Milan e la Reggiana sono sullo stesso livello? Come mai quella squadra che tu dicevi in forma alla fine retrocederà con sei giornate di anticipo? Semplice, perchè è una squadra di pipponi e tu non hai il coraggio di dirlo. Se poi giochi contro chi è reduce da dieci sconfitte consecutive non puoi dire "la più in forma" allora dirai "anche se vengono da un periodo difficile hanno giocatori di grande qualità". Non è vero: il terzino è un liscione ed ha due ferri da stiro al posto dei piedi, per non parlare del centravanti: sembra Ronaldo(quello vecchio) dopo un'impepata di cozze.
Seguitiamo con l'intervista:"Penso che oggi la squadra ha fatto bene, i ragazzi hanno tenuto bene il campo e poi si sa che queste partite sono spesso decise da episodi ed è importante concretizzare tutte le occasioni". Analisi: è ovvio che i ragazzi abbiano tenuto bene il campo, altrimenti sarebbero a servire cheeseburger e non in Serie A; è ovvio che le partite sono decise da episodi, considerando che gli episodi sono fatti e che tutta la storia dell'universo è decisa da episodi; è ovvio che dopo "penso che" ci andasse un congiuntivo, ma tu non lo sapevi. Io non sopporto gli allenatori quando dicono che le partite sono decise da episodi. E' come dire che la musica è decisa dalle note.
Si capisce quindi al primo colpo perchè Mourinho è inimitabile: dove si trova un altro allenatore che parla di "prostituzione intellettuale", di "struttura calcistica" che fa espellere due giocatori per fargli scontare la squalifica durante una partita inutile e ripresentarli non diffidati agli ottavi di Champions, che abbraccia Materazzi dopo aver vinto la finale di Coppa e piange(e piange pure Materazzi)? 
Non vado avanti, ma voglio concludere con una perla che ,a suo tempo, sentii pronunciare da Massimiliano Allegri, già alla guida del Milan.


"Il primo tempo è stato molto difficile, però...credo che...più che il primo tempo sia stato difficile il secondo...tempo"


Roba che neanche Luca Giurato.

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