domenica 13 maggio 2012

Il Vangelo di Biagio


Allora Biagio fu condotto dallo Spirito della Matematica sulle Alpi per essere tentato dal diavolo. Dopo aver mangiato carne poco cotta(che egli odiava), frutti di mare(che egli odiava) per quaranta giorni e quaranta notti,il tentatore gli si avvicinò e gli disse: <<Se tu sei il figlio della Matematica, trasforma con le tue equazioni queste pietre in pane e questa pioggia in latte fresco. Ma Egli rispose: <<Sta scritto: Non di solo pane o latte vivrà l’uomo, ma anche di calcoli e di spazi metrici completi>>. Allora il diavolo, dopo avergli recitato una poesia romantica, lo condusse alla Città Magnifica, lo fece salire sul punto più alto e gli disse:<<Se tu sei il figlio della Matematica, gettati giù, sta scritto infatti: volerà sopra i sentimenti della gente romantica, s’eleverà fino al mondo astratto senza cadere in terra e sporcarsi la barba.>> Ma egli rispose:<<Sta scritto anche: non metterai alla prova il Biagio tuo.>>. Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutte le medaglie e onorificenze in ambito matematico e gli disse:<<Tutte queste cose vincerai, se ora ti getterai ai miei piedi e dichiarerai che l’amore è qualcosa di più che una semplice successione di reazioni chimiche nel cervello.>>. Allora Biagio rispose:<<Vattene demonio! Sta scritto infatti: alla base delle emozioni stanno le connessioni bio-elettriche fra i diversi neuroni collocati in zone ben precise del cervello. E tu, diavolo, prima di parlare dovresti darmi una definizione chiara di cosa sia l’amore.>>. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco gli angeli gli si avvicinarono e gli regalarono un libro di esercizi.
Quando Biagio seppe che Nicola era stato arrestato, si ritirò da Trento ed andò ad abitare a San  Martino di Castrozza,perché si compisse ciò che era stato detto dal profeta Pignatelli. Da allora Biagio iniziò a predicare e a dire:<<Convertitevi, perché il regno della Matematica è vicino.>>. Mentre camminava lungo il mar Tirreno vide due amici, Nelvis, chiamato Nelvis, e Davide, detto Bottone, che gettavano le reti in mare per pescare, e Bottone riparava le reti. Egli infatti era un ingegnere. E Biagio disse:<<Lasciate le reti e venite a studiare matematica con me: vi farò pescatori di equazioni. E poi si rivolse a Bottone e gli disse:<<Tu, peccatore di un ingegnere. Convertiti al credo dell’astrattezza e smettila di riparare reti. Nel tuo animo sei un uomo timorato della Matematica, lo so. E quelli lo seguirono. Andando oltre vide altri due amici, Piergiorgio , detto Pier, e Matteo, detto la Donnola, che nella barca giocavano a scrivere poesie romantiche. Egli li chiamo, mimando mosse di karate, e quelli lo seguirono. Biagio percorreva tutta l’Italia predicando la Matematica e guarendo da ogni forma di emozione o di attaccamento alle arti e alla letteratura. La sua fama si diffuse per tutto il continente, e da ogni parte venivano madri disperate perché i loro figli volevano studiare lettere, e lui li accarezzava col pizzetto, e quelli guarivano, e le madri tornavano a casa ancor più disperate, perché adesso i figli volevano studiare matematica.

1 commento:

  1. Noto una sottile ironia nell'identificare come prima pietra, base e fondamento dell'intero edificio della Chiesa,... un ingegnere! (Senza offesa, caro Re Bottone!) ;)

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