Allora Biagio fu condotto dallo Spirito della Matematica
sulle Alpi per essere tentato dal diavolo. Dopo aver mangiato carne poco
cotta(che egli odiava), frutti di mare(che egli odiava) per quaranta giorni e
quaranta notti,il tentatore gli si avvicinò e gli disse: <<Se tu sei il
figlio della Matematica, trasforma con le tue equazioni queste pietre in pane e
questa pioggia in latte fresco. Ma Egli rispose: <<Sta scritto: Non di
solo pane o latte vivrà l’uomo, ma anche di calcoli e di spazi metrici completi>>.
Allora il diavolo, dopo avergli recitato una poesia romantica, lo condusse alla
Città Magnifica, lo fece salire sul punto più alto e gli disse:<<Se tu
sei il figlio della Matematica, gettati giù, sta scritto infatti: volerà sopra
i sentimenti della gente romantica, s’eleverà fino al mondo astratto senza
cadere in terra e sporcarsi la barba.>> Ma egli rispose:<<Sta
scritto anche: non metterai alla prova il Biagio tuo.>>. Di nuovo il
diavolo lo portò sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutte le medaglie e
onorificenze in ambito matematico e gli disse:<<Tutte queste cose
vincerai, se ora ti getterai ai miei piedi e dichiarerai che l’amore è qualcosa
di più che una semplice successione di reazioni chimiche nel cervello.>>.
Allora Biagio rispose:<<Vattene demonio! Sta scritto infatti: alla base
delle emozioni stanno le connessioni bio-elettriche fra i diversi neuroni
collocati in zone ben precise del cervello. E tu, diavolo, prima di parlare
dovresti darmi una definizione chiara di cosa sia l’amore.>>. Allora il
diavolo lo lasciò, ed ecco gli angeli gli si avvicinarono e gli regalarono un
libro di esercizi.
Quando Biagio seppe che Nicola era stato arrestato, si
ritirò da Trento ed andò ad abitare a San
Martino di Castrozza,perché si compisse ciò che era stato detto dal
profeta Pignatelli. Da allora Biagio iniziò a predicare e a
dire:<<Convertitevi, perché il regno della Matematica è vicino.>>.
Mentre camminava lungo il mar Tirreno vide due amici, Nelvis, chiamato Nelvis,
e Davide, detto Bottone, che gettavano le reti in mare per pescare, e Bottone
riparava le reti. Egli infatti era un ingegnere. E Biagio disse:<<Lasciate
le reti e venite a studiare matematica con me: vi farò pescatori di equazioni.
E poi si rivolse a Bottone e gli disse:<<Tu, peccatore di un ingegnere.
Convertiti al credo dell’astrattezza e smettila di riparare reti. Nel tuo animo
sei un uomo timorato della Matematica, lo so. E quelli lo seguirono. Andando
oltre vide altri due amici, Piergiorgio , detto Pier, e Matteo, detto la
Donnola, che nella barca giocavano a scrivere poesie romantiche. Egli li
chiamo, mimando mosse di karate, e quelli lo seguirono. Biagio percorreva tutta
l’Italia predicando la Matematica e guarendo da ogni forma di emozione o di
attaccamento alle arti e alla letteratura. La sua fama si diffuse per tutto il
continente, e da ogni parte venivano madri disperate perché i loro figli
volevano studiare lettere, e lui li accarezzava col pizzetto, e quelli
guarivano, e le madri tornavano a casa ancor più disperate, perché adesso i
figli volevano studiare matematica.
Noto una sottile ironia nell'identificare come prima pietra, base e fondamento dell'intero edificio della Chiesa,... un ingegnere! (Senza offesa, caro Re Bottone!) ;)
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