Intelligenze Divergenti
Ok, mi dispiace, ma questa la devo dire. Prima però un
preambolo: non voglio perseguire alcun intento offensivo con questo post;
rispetto pienamente le opinioni di tutti e se qualche frase parrà vagamente
caricaturale sarà stato un intento voluto che non corrisponde completamente
alla realtà dei fatti. Allora, per venire al sugo della questione: ascolta caro
Biagio l’Originale, c’è in giro chi dice che tutti quelli che vanno bene in
matematica e in fisica sono persone intelligenti. Cazzo! Frase forte, lo ammetto.
Ora ,tralasciando il fatto che nella tua facoltà c’è un professore che si è
volontariamente privato del cibo per tre giorni di seguito al fine di impiegare
il tempio dei pasti nella risoluzione di complicate equazioni alla
lavagna(qualcosa che TUTTI gli uomini di media intelligenza farebbero, del
resto), cercherò di parlarti di qualche mia esperienza personale, o
semi-personale. Non dubito che molti, moltissimi bravi studenti di materie
scientifiche siano estremamente intelligenti, ma io, caro Biagio, ho visto cose
che voi non potete neanche immaginare: ho visto studenti di matematica
risolvere complicatissimi problemi e poi venir messi sotto da un autobus perché
per risolvere il complicatissimo problema avevano attraversato senza guardare
una super strada ad una trentina di corsie; ho visto matematici toccare con un
dito l’infinito e perdersi miseramente in un uovo al tegamino(ed era pure
festa, con pizzerie da asporto chiuse). Ho visto così tante cose che non me le ricordo più,
insomma, lo avrai capito, ho conosciuto anche gente di matematica che non era
proprio intelligente. Geniale, assolutamente, ma intelligente non tanto. Ora
magari son migliorati, perché col tempo si migliora(così dicono, ma a parte
Gianni Morandi e i Pooh tutti hanno le rughe e i capelli bianchi quando
invecchiano) però, lasciami dire, non si può affermare frettolosamente che chi
è bravo in matematica è intelligente, e chi è bravo in storia non lo è. Se uno
ha conosciuto più matematici intelligenti che storici, non è detto che la sua
esperienza sia valida sul piano universale. Tu concorderai con me quando dico
che per capire la storia, o per cogliere il senso profondo di una poesia, è
necessario un importante sforzo intellettivo. Allora il mio avversario dirà: io
non ho conosciuto letterati troppo intelligenti, matematici invece sì, quindi
deduco che esser bravi in storia non determina automaticamente intelligenza. Io
non ho conosciuto personalmente Gesù di Nazareth, però tutto sommato non mi
sento di dedurre che non era automaticamente una brava persona. Mettiamola
così: l’intelligenza è una cosa brutta e complessa, bisogna vederla da tutti i
punti di vista e valutare caso per caso senza generalizzazioni avventate. Ho
finito per oggi, caro Biagio, però ,dai, è un argomento affascinante,da talk
show. Adesso scrivo una mail a Bruno Vespa. Quest’estate, fra una puntata sulla
tintura per capelli da uomo e sulla nuova dieta per superare la prova
costume(in realtà è la stessa dieta di ottant’anni fa, più o meno come gli
ospiti) potrebbe anche invitarmi. Se mi mette accanto Alba Parietti e
l’onorevole Scilipoti potrei fare la mia porca figura.
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