Se non è amore è un radiatore
L’amore, si sa, ha le stesse caratteristiche di un prodotto
petrolchimico. Chiedete al mio coinquilino e ve lo confermerà. Nel suo mondo
sospeso a fra la semplicità dei prodotti Mulino Bianco e la furia distruttrice
di un neandertaliano, che l’amore sia matematico è ovvio. E’ una serie di
connessioni cerebrali, di reazioni chimiche. Di fronte ad una timida obiezione
da me opposta egli ribatte con forza e decisione che un individuo qualsiasi,
imbottito di feromoni, proverebbe amore anche verso un cassonetto
dell’immondizia(forse quello è il suo standard di donna, ma non entro nel
merito). Il mio coinquilino ritiene quindi che non passi differenza fra ciò che
taluni si industriano nel fare con certe sagome coi tacchi sulla provinciale, o
in compagnia di certe donzelle telematiche(così nude da sembrare vere) e il
desiderio che si può avere di passare degli anni della propria vita con
qualcuno. Tesi ardita, ma ammissibile. Il bello è che Egli rincara la dose,
ribadendo la sua assoluta certezza che siano le reazioni chimiche della nostra
materia grigia(in alcuni più grigia del solito) a scatenare reazioni d’amore
ma, per mettersi al riparto da accuse di riduzionismo biologico, corregge
subito il tiro: le reazioni cerebrali di ogni persona sono influenzate dalle
proprie esperienze esterne. D’accordo, però prendiamo ad esempio, due gemelli
omozigoti che abbiano frequentato la stessa classe e che siano stati mandati
dalla madre a seguire lo stesso corso di nuoto e di catechismo. Ora, questi
sventurati saranno destinati ad innamorarsi della stessa persona? E come
faranno? Risolveranno la questione con il classico “l’ho vista prima io” oppure,
furbescamente, frequenteranno la dolce conquista a giorni alterni all’insaputa
di lei, convinta di vedersi sempre con la stessa persona? In questo contesto
esistenziale da film franco-sovietico degli anni cinquanta si abbatte come un
caccia bombardiere o una mannaia la
prossima acuta riflessione dell’Originale, che ben figurerebbe tra le righe
della prossima enciclica di Papa Ratzinger. Cos’è il rapporto fra due persone
di sesso opposto se non il viatico principale per la riproduzione della specie?
E’ inconfutabile(beh, insomma!). Ma perché, dico io, non organizzare allora
cacce comuni di conquista alla propria compagna. Giacché è notorio che gli
unici esemplari di femmina interessanti sono quelli che si muovono solo in
gruppo con altre femmine(le compagnie promiscue sono un deterioramento morale
apportato, non è da escludere, all’idealismo romantico) basterebbe armarsi di
lance e pietre scheggiate ,magari intonando canti tribali di guerra. Adesso
siamo in un contesto post-futuristico, ottimo per registi alla Terry Gilliam.
Dopo il Pianeta delle Scimmie arriva la Galassia dei Matematici Furiosi. Lo
andrò a vedere gloriandomi di aver contribuito alla sua creazione. Ovviamente
non ci sarà nessuno accanto a sentire le mie vanterie. Ma perché, direbbe
qualcuno, struggersi così tanto della propria solitudine? L’amore è una cosa
semplice, sono calcoli da risolvere e connessioni da effettuare. Giustissimo,
dico io, però, dimmi un po’ amico, se è davvero così semplice, come mai NOI
siamo ancora qui a giocare ad Age of Empires?
Ciao, potrei avere l'email del webmaster? Mi puoi scrivere all'indirizzo matteogreco6@gmail.com
RispondiEliminaGrazie mille