mercoledì 28 marzo 2012

Se non è amore è un radiatore


Se non è amore è un radiatore
L’amore, si sa, ha le stesse caratteristiche di un prodotto petrolchimico. Chiedete al mio coinquilino e ve lo confermerà. Nel suo mondo sospeso a fra la semplicità dei prodotti Mulino Bianco e la furia distruttrice di un neandertaliano, che l’amore sia matematico è ovvio. E’ una serie di connessioni cerebrali, di reazioni chimiche. Di fronte ad una timida obiezione da me opposta egli ribatte con forza e decisione che un individuo qualsiasi, imbottito di feromoni, proverebbe amore anche verso un cassonetto dell’immondizia(forse quello è il suo standard di donna, ma non entro nel merito). Il mio coinquilino ritiene quindi che non passi differenza fra ciò che taluni si industriano nel fare con certe sagome coi tacchi sulla provinciale, o in compagnia di certe donzelle telematiche(così nude da sembrare vere) e il desiderio che si può avere di passare degli anni della propria vita con qualcuno. Tesi ardita, ma ammissibile. Il bello è che Egli rincara la dose, ribadendo la sua assoluta certezza che siano le reazioni chimiche della nostra materia grigia(in alcuni più grigia del solito) a scatenare reazioni d’amore ma, per mettersi al riparto da accuse di riduzionismo biologico, corregge subito il tiro: le reazioni cerebrali di ogni persona sono influenzate dalle proprie esperienze esterne. D’accordo, però prendiamo ad esempio, due gemelli omozigoti che abbiano frequentato la stessa classe e che siano stati mandati dalla madre a seguire lo stesso corso di nuoto e di catechismo. Ora, questi sventurati saranno destinati ad innamorarsi della stessa persona? E come faranno? Risolveranno la questione con il classico “l’ho vista prima io” oppure, furbescamente, frequenteranno la dolce conquista a giorni alterni all’insaputa di lei, convinta di vedersi sempre con la stessa persona? In questo contesto esistenziale da film franco-sovietico degli anni cinquanta si abbatte come un caccia bombardiere  o una mannaia la prossima acuta riflessione dell’Originale, che ben figurerebbe tra le righe della prossima enciclica di Papa Ratzinger. Cos’è il rapporto fra due persone di sesso opposto se non il viatico principale per la riproduzione della specie? E’ inconfutabile(beh, insomma!). Ma perché, dico io, non organizzare allora cacce comuni di conquista alla propria compagna. Giacché è notorio che gli unici esemplari di femmina interessanti sono quelli che si muovono solo in gruppo con altre femmine(le compagnie promiscue sono un deterioramento morale apportato, non è da escludere, all’idealismo romantico) basterebbe armarsi di lance e pietre scheggiate ,magari intonando canti tribali di guerra. Adesso siamo in un contesto post-futuristico, ottimo per registi alla Terry Gilliam. Dopo il Pianeta delle Scimmie arriva la Galassia dei Matematici Furiosi. Lo andrò a vedere gloriandomi di aver contribuito alla sua creazione. Ovviamente non ci sarà nessuno accanto a sentire le mie vanterie. Ma perché, direbbe qualcuno, struggersi così tanto della propria solitudine? L’amore è una cosa semplice, sono calcoli da risolvere e connessioni da effettuare. Giustissimo, dico io, però, dimmi un po’ amico, se è davvero così semplice, come mai NOI siamo ancora qui a giocare ad Age of Empires?

1 commento:

  1. Ciao, potrei avere l'email del webmaster? Mi puoi scrivere all'indirizzo matteogreco6@gmail.com
    Grazie mille

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