giovedì 31 ottobre 2013

Ossessioni


Fermo su un treno in partenza, e affascinato alquanto dalla familiarità con cui in questi giorni mi cibo di ossimori a buon mercato(non si può essere fermi su un treno in partenza, o forse sì) scrutavo, dietro al vetro dei miei occhiali, la c.d altra gente ,cercando di intuire qualcosa in loro che potesse spiegare meglio qualcosa in me. Cosa vuol dire? Non lo so bene, forse che al mondo tutti hanno le proprie ossessioni: c'è chi si perde dietro a una donna, o chi sacrifica fegati al dio denaro, o chi tutte e due le cose. La mia ossessione, almeno quella attuale, è il qualunquismo. Si fa presto a dire qualunquismo, come qualcosa che tutti sanno, ma che nessuno è. Voglio vederci chiaro e per farlo raccolgo le informazioni per la strada, sui treni, nei luoghi di lavoro e nelle scuole, ascolto e non commento, rifletto e non giudico, e ora scrivo. Come mi insegna il buon vecchio Biagio l'Orientale ogni classificazione è falsa, ma a me piacciono e perciò le faccio e dico che il qualunquismo non è uno e uno solo, può invece assumere diverse forme, o, per meglio, diversi gradi. Io ne vedo tre. Partiamo dal più semplice, il qualunquismo di primo grado: è quello che,nella vulgata, viene comunemente chiamato "qualunquismo". E' quello, per intenderci, di vostra nonna che parla del tempo che è cambiato, del pensionato al bar che manda in malora i politici che rubano tutti, delle persone, generalmente umili(se non sono umili sono in malafede, ma allora non si chiama qualunquismo), che dicono la loro sul mondo, e si rifugiano dietro alle cose che si dicono di solito. Il qualunquismo di primo grado è il regno del luogo comune, del "magna magna", del "l'allenatore ha sbagliato tutto" del "gli uomini sono tutti porci" e del "con questi cambi di temperatura non si sa mai come vestirsi". Insomma, si capisce, questo è il genere di qualunquismo che dà più fastidio, è quello criticato, schernito, disprezzato perchè appartenente a persone che ne sanno meno di noi(almeno questo è quello che noi pensiamo). 

Ma non finisce tutto qui, perchè lo straordinario cammino dell'evoluzione umana ci regala un passo successivo, che potremmo chiamare "qualunquismo di secondo grado". Ora ,questo genere di qualunquismo non è immediatamente riconoscibile, perchè i suoi fautori lo dissimulano abilmente introducendo discorsi che sembrano davvero andare oltre la banalità: il qualunquista di secondo grado, di solito persone di mezz'età con un livello di istruzione medio, non si accontenta della semplice esternazione del luogo comune, ma la infarcisce di sue esperienze personali, di riflessioni puntuali e condivisibili, se possibile di paragoni con l'estero. Lui non vi dirà semplicemente che in Italia rubano tutti, ma vi citerà ,ad esempio, la testimonianza del suo amico che vive in Belgio o in Canada. Vi infonderà fiducia impiantando il suo discorso su solide basi razionali per poi lasciarvi scoprire, solo alla fine, che il senso ultimo del suo parlare è il più becero dei luoghi comuni, come quel tassista che all'apice del suo ragionamento sulla necessità di avviare una nuova politica riguardo ai severi controlli agli aeroporti, finì col dire che la polizia avrebbe dovuto fermare e controllare solo "negri" e "musulmani". Il lato positivo di questo tipo di qualunquismo è certamente la sua genuinità: non si nasconde dietro a frasi fatte e cerca di dire le cose davvero come stanno nella testa di chi parla: del tipo "va bene che io gli voglio bene agli immigrati, però effettivamente pure loro..." oppure "sì che gli uomini sono maniaci, però pure certe donne...".
Quando il qualunquista di secondo grado si eleva culturalmente ,la metamorfosi è compiuta, ed arriviamo alla più subdola, alla più ingannevole e pericolosa delle forme del qualunquismo, quella di terzo grado. I qualunquisti di terzo grado sono persone insospettabili: insegnanti, professori universitari, dipendenti pubblici di rango o giovani intellettuali che costringono le loro famiglie a fare gite culturali il weekend invece di andare al mare e sono telespettatori fissi di "che tempo che fa", votano presumibilmente per il centro-sinistra con qualche sbandata grillina, sono quasi tutti laureati. Ma dai, è impossibile, qui non c'è qualunquismo! Invece si, ben nascosto, perchè talmente evoluto da aver sviluppato una seconda classe di luoghi comuni, molto meno riconoscibili degli altri. Il qualunquista di terzo grado non vi dirà mai che in Italia rubano tutti; invece vi parlerà, con l'ausilio di citazioni colte e di pareri accademici, dell'inguaribile mediocrità del popolo italiano, criticherà la classe dirigente degli ultimi vent'anni ma ammetterà che anche prima erano dei ladri e concluderà invitandovi a scappare il prima possibile dall'Italia perchè qui siete senza speranza, non come in altri posti, e proseguirà con l'elogiare i sistemi sociali di paesi scandinavi abitati da centoventi persone al massimo dove i treni sono orario però la gente ci si butta sotto invece di salirci sopra. Quello che rende questo ragionamento qualunquista è il suo assoluto compiacimento che le cose vadano male, la finalità della critica nella critica stessa. Seppur nella loro ignoranza, i primi due gradi del qualunquismo denotano un sincero, anche se rassegnato, sentimento di astio o di voglia di cambiamento, cosa che nel qualunquista di terzo grado è assente, perchè ,e questo il qualunquista lo sa, se per caso le cose dovessero migliorare poi Fazio chi inviterebbe per sparare melma sull'Italia? E certi giornalisti alternativi con chi potrebbero prendersela? Ecco allora che ,arrivato al terzo grado, il qualunquista desidera che l'economia vada male, che gli azzurri perdano quattro a zero, che l'amico venga lasciato in tronco da una stronza, perchè è proprio lì ,nel mancamento,che il suo estro, con l'ausilio di una ottima cultura, può trasformare un normale luogo comune in una massima filosofica di indubbio fascino anche se di scarsissima utilità pratica, posto che il fine non sia quello di uccidere le speranze dell'interlocutore(come poi, spesso, nei fatti è). 
Capisco di essere stato forse troppo oscuro, ma un esempio potrà chiarire le idee: basterebbe un semplice quiz, a dire la verità.

Domanda: l'Italia è in crisi, ma si salverà perchè...
Qualunquista di primo grado-->per il calore che solo noi italiani sappiamo dare ,e poi vuoi mettere il cibo?
Qualunquista di secondo grado-->perchè, per fortuna, anche da noi c'è gente seria che lavora, tra tanti ladri.
Qualunquista di terzo grado-->l'Italia non si salverà

vogliamo andare avanti?

Domanda: le mezze stagioni...
Qualunquista di primo grado-->non ci sono più, ma mi ricordo ai miei tempi che primavere...
Qualunquista di secondo grado-->quand'ero bambino già si diceva che non c'erano più, oggi si dice lo stesso, per me ci sono ancora.
Qualunquista di terzo grado-->Ma di cosa vuoi parlare? Per chi mi hai preso? Non sono mica un qualunquista!

Eccolo lì! Errore. L'autodifesa di ognuno di noi quando nega di lasciarsi affascinare dal luogo comune, quando sostiene di fare solo discorsi intelligenti, cozza contro la dura realtà. Il qualunquismo è come l'anima, è in ognuno di noi, è la nostra arma migliore per dire la nostra sul mondo quando noi non abbiamo nulla da dire. E' l'unico modo per far arrivare agli altri la nostra voce, anche a costo di dire banalità, anche a costo di dire parole già dette. Non importa: la voce sarà la nostra e questo ci riempie di vita. E chi critica il qualunquismo? Chi dice che è roba da ignoranti, da stupidi? Potrebbe anche aver ragione, ma sta dicendo una banalità, una ovvietà, una cosa che sanno tutti, insomma, sta facendo del qualunquismo. E allora qui è la migliore autodifesa del qualunquismo: sussistere anche quando viene negato, abbastanza per dire che nessuno di noi se ne libererà mai. 
Sono andato troppo avanti e di questo mi scuso: vorrei solo concludere con una domanda personale: io che qualunquista sono? Certo, è difficile fare analisi su se stessi, ma se dovessi dare un parere a caldo mi giudicherei come un secondo grado con paurose tendenze verso il terzo grado(pur non essendo regolare spettatore di Che tempo che fa).

E voi che qualunquisti siete? 

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